Una delle domande più diffuse al mondo è: il cibo caduto a terra può essere mangiato? Ecco tutti gli studi scientifici che hanno tentato di risolvere questo dubbio.
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare della regola dei 5 secondi. Questa piccola – e non ufficiale – norma interessa il cibo caduto a terra. Quando entra in contatto con il pavimento e superfici di vario tipo, un alimento può essere contaminato da batteri di varia natura. In molti, però, credono che ci sia un tempo massimo in cui poter recuperare il cibo senza che venga contaminato. Ma cosa dice la scienza in merito?
Risolviamo il dilemma del cibo caduto a terra
Un primo studio che ha tentato di dare una spiegazione in merito è quello di Jillian Clarke. Nel 2003, la ricercatrice americana dimostrò che anche una breve esposizione alla superficie può bastare affinché avvenga la contaminazione. Secondo tale studio, si evince che il contagio è più facile su superfici lisce e con cibi che sono secchi, che attraggono batteri vari come l’escherichia coli.
Più tardi, nel 2007, il professore Paul Dawson assunse che un pavimento più sporco determina maggiori probabilità di contaminazione; inoltre, su un pavimento di piastrelle si ha un rischio di contagio pari all’1%, mentre su un tappeto le probabilità arrivano al 70%. Tuttavia, molte altre ricerche confermano che il tempo influisce su quanto è pericoloso mangiare il cibo caduto. La quantità di batteri che invadono l’alimentano aumenta con il passare del tempo: in soli 5 secondi, quindi, solamente pochi batteri riescono a contaminare l’alimento.
La regola dei 5 secondi vale?
Se in meno di 5 secondi la quantità di batteri è bassa (magari minore di 1.000), il cibo caduto a terra potrebbe non essere dannoso per l’organismo. Tuttavia, le probabilità variano anche a seconda del sistema immunitario individuale. Ad esempio, in età in cui le difese immunitarie sono più basse, come negli anziani o i bambini, potrebbe essere dannoso recuperare il cibo caduto a terra. Allo stesso modo, alimenti di piccole dimensioni, come una caramella, hanno meno probabilità di essere contaminati.
Una piccola guida su come creare un menù equilibrato.